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’Fratelli tutti’ - sull’Enciclica di Papa Francesco

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FRATELLI TUTTI - (sull' Enciclica di Papa Francesco)
"... sforziamoci tutti per liberare il futuro da questa pandemia."

Triste notte la mia.

Perdonate
se mi trema la voce
nel dirvi ciò che vi dico
che a stento riesco a trovare le parole
per andare avanti
dispiaciuto di non lasciarvi un mondo migliore
come avrei voluto che fosse
come vorreste che fosse.

Credetemi
poche cose nel grande disegno del creato
sono lasciate agli uomini
malgrado la buona volontà vi si possa mettere
nell’assicurare una qualche coerenza
che non sempre le cose
riescono come noi vorremmo
o meglio, come nel giusto vorremmo che fossero.

Mia la colpa
se di colpa si tratta
per questo e di tanto altro mi scuso col dire
di non sentirsi mai soli né
abbandonarsi all'indifferenza altrui
che si fa fatica a conquistare un posto
in questo nostro mondo obliterato
che non altro ci è dato.

Acciò
con fatica e sovrumano impegno
dobbiamo infine lottare
onde ottenere ciò che solo la 'libertà'
e la 'giustizia' possono dare
che non v'è limite alcuno
nell'affrontare con umiltà la pena che ne viene
affinché risorgere.

Né l’odio
può farsi limite nel rispetto reciproco
di far valere le ragioni altrui
fianco a fianco di quanti con affezione ricambiano
il dono di veritiera promessa
nel riscatto della redenzione 'in Dio'
che non conosce limite o scadenza alcuna
che non conosce età.

E già mi viene meno la voce
nel dire ciò che dico
che nel bene e nel male questa vita va vissuta
fino in fondo
senza chiedere nulla in cambio o forse
pretendere il tutto, chissà (?)
ché viverla è diritto di ognuno
ma anche un doveroso rispetto.

Che non sempre in questo nostro mondo
nella pena in cui noi tutti ci andiamo addentrando
riescono come noi vorremmo
o meglio, come nel giusto vorremmo che fosse
come anch'io avrei voluto che fosse
ché amara assai è la verità, di fiele la giustizia
tanto quanto è di gioia voler vivere questa nostra vita

...ché nel silenzio d'amore s'appaga la parola.

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